I ragazzi della 1B realizzano la casetta dei lombrichi per creare compostaggio con i resti della cucina.

Nel maggio del 2020 abbiamo deciso di creare un area vicino al bosco, nei pressi del frutteto, ben arieggiata dove installare tre diversi tipi di compostaggio.

Una compostiera aperta (compostaggio aerobico), costituita da una rete metallica posta in un luogo ombreggiato: il contenitore è senza fondo a contatto con il suolo, in modo che i lombrichi e altri decompositori abbiano libero accesso al materiale vegetale; alla base si pongono 10-20 cm di ramaglie, per favorire il drenaggio del compost; in seguito si alternano materiali ricchi di azoto e facilmente degradabili (scarti di cucina sminuzzati, sfalci d’erba o fieno, terriccio vecchio) con materiali fibrosi e piu’ ricchi in carbonio (foglie, paglia, segatura, pezzi di cartone non plastificato e colorato). Il rapporto carbonio/azoto (C/N) deve essere equilibrato per non creare una massa troppo compatta e bagnata che provoca putrefazione e cattivi odori. Tuttavia, troppo materiale secco puo’ frenare la decomposizione. E’ importante quindi dosare e miscelare i diversi scarti tra loro: l’umido va sparpagliato su tutta la superficie in piccolo strato e ricoperto con materiale secco come foglie o terra. Piu’ piccoli sono i frammenti e piu’ rapido sarà il compostaggio. Per una guida completa consultare il sito www4.ti.ch, entrare nella sezione “saperne di piu'” e nella scheda informativa sul compostaggio decentralizzato.

Una lombricompostiera (o vermicompostiera): i lombrichi assumono quotidianamente l’equivalente della metà del loro peso sotto forma di scarti organici e li trasformano in humus. Affinchè la produzione di questo humus sia ottimale è bene che nella lombricompostiera non si formino muffe o marcescenza, pertanto bisogna aggiungere materiale organico a poco a poco. Abbiamo collocato una cassetta di legno non trattato senza fondo sul suolo, alta 60 cm e larga 1,5 X 1 m. coprire il terreno con terriccio ricco di compost maturo (i microrganismi accellerano il processo iniziale di compostaggio), prelevare dal giardino il maggior numero di lombrichi vivi possibili che daranno il via alla lombricoltura. Alimentare i lombrichi con scarti di frutta e verdura, fondi di caffè o the, carta sminuzzata e non stampata, gusci di uova rotti a pezzetti, anche pezzetti di cartone non trattato. Evitare di aggiungere agrumi, sfalci d’erba, derivati del latte o cibi molto salati. I lombrichi amano l’umidità quindi mantenere la cassetta ben umida e fresca (magari anche copredola con un vecchio tappeto.

Avevamo anche comprato una grossa compostiera per compost anaerobico, ma ce l’hanno ben presto rubata.

Gli allievi della 1b costruiscono la lombricompostiera con la docente Francia.