La biodiversità nell’orto

Il nostro orto non è sempre ordinato, ma è ricchissimo di biodiversità: fiori e ortaggi si aiutano a vicenda nei loro cicli biologici e riproduttivi sprigionando tutte le loro proprietà alimentari e curative.  I fiori ornamentali e selvatici attirano ogni specie di impollinatore e aiutano quindi l’impollinazione degli ortaggi, permettendoci di avere un buon raccolto e abbondanza di semi da scambiare nello Scambio Semi che avviene ogni anno tra le scuole del Cantone ad opera dell’associazione Orto a Scuola.

Quest’anno 2021, lo scambio semi avverrà proprio nella nostra sede di scuola media.

In questa fotografia scattata a fine settembre 2020 è possibile vedere: i girasoli, il mais nero, la vite e le zucche che si arrampicano sui girasoli. I fiori arancioni sono una varietà di Cosmea arancio, mentre i fiori rossi piccoli sono di salvia ananas, una salvia ornamentale dall’intenso profumo di ananas. Nella serra si scorgono i pomodori.

Nell’ orto puoi trovare diverse varietà di insalata, porri, taccole, spinaci, finocchi, cipolle, aglio, mais nero, mais rosso del Ticino, fagiolini, piselli, carciofi, rucola, zucche, zucchine, carote multicolori, patate, cavolo nero, la borragine, le fragole bianche della ProSpecieRara, insieme a tante erbe come la melissa, la verbena, la malva, diverse varietà di salvia, il rosmarino, la lavanda, la menta, il prezzemolo, il basilico, l’erba Luigia (Lippia o cedrina), e molti fiori.

Abbiamo una certa varietà di zucche e zucchine.

Nel nostro orto coltiviamo alcune varietà di pomodori: i pomodori Rosa di Berna, dei piccoli Perini gialli, pomodori cherry rossi, pomodori gialli Golden Currant, una verietà di verdi tigrati. Quest’anno 2020/2021 abbiamo persino avuto alcune piante di pomodorini del Vesuvio.

Eccone alcuni esempi:

Cherry Golden Currant
Pomodori Rosa di Berna in maturazione nella serra 27 agoto 2020
Piccola selezione dei pomodori coltivati nell’estate 2020 : verdi tigrati a destra, cuore di bue in alto a destra, rosa di Berna centrali, Perini rossi a sinistra , sotto a sinistra, peperoncini dolci a forma di fiore.
Selezione di pomodoti e peperoni coltivati nell’estate 2019 : si nota i pomodori neri, i tondi e arancioni sono i cherry golden currant, il pomodoro bianco, alcuni pachinorossi e due pomodori rosa di berna.

Il nostro orto è anche pieno di animali

Un giorno la docente Vlady Ceresa si è trovata davanti a due Biacchi in accoppiamento. L’orto nella bella stagione è strapieno di insetti attirati soprattutto dai fiori di borragine.

Per nostra fortuna la cascina del Berto ci offre anche la stretta prossimità delle sue api, nonchè la simpatica compagnia di varie galline.

Le arnie del Berto sono proprio sotto di noi, nell’orto.
Le galline razzolano
Un rospo nell’orto

Corso con la scuola speciale

Quest’anno il corso con la scuola speciale ha permesso di preparare l’orto per tempo: prima si arieggia bene il terreno con il forcone e si definiscono le aiuole, si ripuliscono i vialetti e si ricopre con fieno o cippato di miscanto.

Zona delle aromatiche sulla collina del frutteto

Nella collina del frutteto nel 2019 abbiamo creato con gli allievi un “biscione delle aromatiche” con l’aiuto della seconda C della prof.ssa Priscilla Francia e poi una striscia di piante aromatiche, con la scuola speciale tra cui diversi tipi di timo, rosmarino, lavanda, origano, salvia.

Il biscione delle aromatiche con la 2C
La stricia delle aromatiche contro il muro di cinta con la 2B
Gli allievi si occupano di sistemare e rimuovere dall’area delle aromatiche le erbacce. Con le loro educatrici hanno prodotto diversi vasetti di sale aromatico (con timo, rosmarino, salvia, origano) e olii aromatici.

Stato dell’area delle aromatiche a fine estate 2020

Il biscione delle aromatiche a fine estate 2020

I ragazzi creano le buche per piantumare la seconda striscia

Zucca Moscata di Provenza (Cucurbita maxima)

Zucca Moscata di Provenza (Cucurbita moschata):varietà francese ormai ampiamente coltivata in Italia, apprezzata per il sapore dolce della polpa . La zucca si presenta con profonde costolature, di ottime dimensioni arriva facilmente ai 12 kg. La buccia della zucca matura è di colore ocra tendente all’arancio, la polpa di un arancione molto carico ed invitante. Si conserva bene per molti mesi.

I ragazzi della 1B realizzano la casetta dei lombrichi per creare compostaggio con i resti della cucina.

Nel maggio del 2020 abbiamo deciso di creare un area vicino al bosco, nei pressi del frutteto, ben arieggiata dove installare tre diversi tipi di compostaggio.

Una compostiera aperta (compostaggio aerobico), costituita da una rete metallica posta in un luogo ombreggiato: il contenitore è senza fondo a contatto con il suolo, in modo che i lombrichi e altri decompositori abbiano libero accesso al materiale vegetale; alla base si pongono 10-20 cm di ramaglie, per favorire il drenaggio del compost; in seguito si alternano materiali ricchi di azoto e facilmente degradabili (scarti di cucina sminuzzati, sfalci d’erba o fieno, terriccio vecchio) con materiali fibrosi e piu’ ricchi in carbonio (foglie, paglia, segatura, pezzi di cartone non plastificato e colorato). Il rapporto carbonio/azoto (C/N) deve essere equilibrato per non creare una massa troppo compatta e bagnata che provoca putrefazione e cattivi odori. Tuttavia, troppo materiale secco puo’ frenare la decomposizione. E’ importante quindi dosare e miscelare i diversi scarti tra loro: l’umido va sparpagliato su tutta la superficie in piccolo strato e ricoperto con materiale secco come foglie o terra. Piu’ piccoli sono i frammenti e piu’ rapido sarà il compostaggio. Per una guida completa consultare il sito www4.ti.ch, entrare nella sezione “saperne di piu'” e nella scheda informativa sul compostaggio decentralizzato.

Una lombricompostiera (o vermicompostiera): i lombrichi assumono quotidianamente l’equivalente della metà del loro peso sotto forma di scarti organici e li trasformano in humus. Affinchè la produzione di questo humus sia ottimale è bene che nella lombricompostiera non si formino muffe o marcescenza, pertanto bisogna aggiungere materiale organico a poco a poco. Abbiamo collocato una cassetta di legno non trattato senza fondo sul suolo, alta 60 cm e larga 1,5 X 1 m. coprire il terreno con terriccio ricco di compost maturo (i microrganismi accellerano il processo iniziale di compostaggio), prelevare dal giardino il maggior numero di lombrichi vivi possibili che daranno il via alla lombricoltura. Alimentare i lombrichi con scarti di frutta e verdura, fondi di caffè o the, carta sminuzzata e non stampata, gusci di uova rotti a pezzetti, anche pezzetti di cartone non trattato. Evitare di aggiungere agrumi, sfalci d’erba, derivati del latte o cibi molto salati. I lombrichi amano l’umidità quindi mantenere la cassetta ben umida e fresca (magari anche copredola con un vecchio tappeto.

Avevamo anche comprato una grossa compostiera per compost anaerobico, ma ce l’hanno ben presto rubata.

Gli allievi della 1b costruiscono la lombricompostiera con la docente Francia.

Gli alberi da frutto

Nel mese di novembre 2018 è stata piantumata con alberi da frutto l’area collinare retrostante la scuola dove i ragazzi passano la ricreazione. Abbiamo piantato due alberi di cachi, 1 pesco della vigna della ProSpecieRara, due meli e due peri e un ciliegio.

Allievi di quarta media scavano la buca per la messa a dimora di un pero.
Ciliegio nel settembre 2019

Nel dicembre 2019 abbiamo deciso di costruire dei recinti alla base degli alberi da frutto con il duplice scopo di proteggere le piante da frutto durante il taglio del prato e di creare delle aiuole dove coltivare delle leguminose. Queste ultime avrebbero fornito non solo azoto nel suolo per le piante da frutto, ma anche nutrimento ricco di amminoacidi esseziali per le api che vengono ad impollinare le piante da frutto. I recinti sono stati creati dai ragazzi piantando inizialmente dei bastoni di legno (da polloni di castagno) e poi collegandoli con intrecci di “liane”, rametti di nocciolo o sambuco fresco prese dal bosco accanto alla scuola. L’interno dell’aiuola è stata riempita di cippato maturo, e seminata con le leguminose (facelia, fave, piselli).

Un allieva crea il recinto con legni di castagno
Il recinto intrecciato con le liane, è riempito di cippato maturo.
I ragazzi caricano il cippato maturo per le aiuole presso la proprietà del contadino nella collina di fronte alla scuola, grazie alle ottime collaborazioni che la prof.ssa Ceresa riesce a costruire con la comunità circostante la scuola
Semina dei piselli con allievi della scuola speciale nell’aiuola intorno ad un melo